Beatrice Luzzi: «Io e Cesara Buonamici? Ne vedrete delle belle»

Foto di Fabrizio Cestari
24 Settembre 2024

A tu per tu con l'opinionista del "Grande fratello". Che, fedele al suo stile, parla senza freni di tutto e tutti

Beatrice Luzzi ha vinto il Grande fratello arrivando seconda. Una volta come concorrente e, poi, come opinionista. Perché Beatrice, che la scorsa edizione fu superata al fotofinish da Perla Vatiero, è tornata nel reality a fianco di Cesara Buonamici.

«Era il 5 settembre quando mi è stato comunicato», racconta la Luzzi. «Ero sulla barca che mi portava dalla stazione di Mestre al lido di Venezia, c’era mare mosso, e mi ha chiamata il mio manager: “Sei pronta?”. Mancavano 11 giorni all’inizio del programma e non ho potuto fare altro che rispondere: “Certo!”. Mi sono sentita molto gratificata e ringrazio chi, per la seconda volta, ha fatto una scelta coraggiosa».

Mentre parla con “Chi”, la Luzzi sta andando a prendere suo figlio a scuola, in mezzo al traffico di Roma ma, quando risponde, mette in ordine i concetti con la lucidità e la tranquillità di chi esprime argomenti forti come se dicesse le cose più naturali del mondo.

Nel programma si gioca molto sulla sua interazione con l’altra opinionista, Cesara Buonamici e, in effetti, non potrebbero essere più diverse. Hanno una forte personalità, ma la esprimono con due registri differenti. L’anno scorso la conduttrice e direttrice ad personam del Tg5 non è stata molto tenera con la Luzzi concorrente.

Beatrice, come si trova con la sua collega opinionista?

«Io sono una che resetta molto, come ho dimostrato ampiamente, dal punto di vista emotivo. Non ho alcun problema, diciamo che non è una questione personale. Abbiamo solo opinioni diverse. Lei ha, secondo me, un’impostazione démodée sulle questioni femminili. Quando è entrata una ragazza molto bella, Helena, Cesara è intervenuta perché ha visto che un’altra concorrente, all’interno della Casa, Jessica, aveva le mani giunte. “Stavi pregando che scomparisse immediatamente?”, le ha chiesto. Come se ci fosse sempre e solo una guerra fra le donne sulla bellezza, a prescindere. Mi sembra una visione superata. Tanto che, quando è stato chiesto a un’altra ragazza, Yulia, con chi avesse legato di più nella Casa, la concorrente ha risposto: “Helena”. Oggi le ragazze solidarizzano fra di loro, sono spesso attratte dalla bellezza reciproca, e questo rende la cifra dello scarto culturale che c’è fra la nuova generazione e le precedenti».

Beatrice Luzzi, Alfonso Signorini e Cesara Buonamici (Foto: Endemol Shine Italy)

Dica le verità, qualche ruggine è rimasta dalla scorsa edizione?

«Non ho apprezzato che una donna del suo valore e del suo impatto culturale non mi avesse difesa quando sono stata attaccata con toni esagerati prima da Massimiliano Varrese e poi da Marco Maddaloni. Anzi, ha salvato più volte Varrese, evitando che lo potessi nominare, e ha indicato Maddaloni come un esempio per tutti».

C’è una nuova Luzzi quest’anno nella casa del Grande fratello?

«Qualche giorno fa ho detto Yulia e, dopo che ha preso più nomination di tutti, ho capito che non mi ero sbagliata. Ma per motivi diversi: lei, per ora, è rimasta sulle sue, è riservata».

Sembrava che l’antagonista potesse essere Clarissa Burt.

«Non mi pare, lei ha un ruolo molto materno, ha avuto la fortuna di non doversi ancora esporre o scontrare. Ma lo dico per adesso, perché dopo le nomination cambiano tutti».

Shaila potrebbe essere limitata da una possibile relazione, quella con Lorenzo?

«Shaila, intanto, sta giocando su più fronti, giustamente, approfittando di tutte le occasioni di scambio. Non credo che si lascerebbe andare a una “ship”. Certo, fra lei e Lorenzo qualcosa sta nascendo, ma anche lui gioca su diversi campi».

Sui social scrivono che lei abbia “smontato” Lorenzo.

«Un concorrente, Javier, lo ha nominato, dicendo che recita e che vuole essere sempre protagonista. Ho confermato che, secondo me, in alcuni scambi con gli altri concorrenti, Lorenzo fa tante domande ma, in fondo, non ascolta le risposte. Sta cercando un ruolo, qualche volta lo fa in maniera aggressiva. Sta facendo un po’ di teatro».

Piace molto Luca Calvani.

«Emerge la piacevolezza di stare con una persona garbata, interessante, e questo prescinde dalla sessualità, tra l’altro non si può fare sesso nella Casa... Però è uno che ci sa fare, ha i numeri».

Come va con Alfonso Signorini?

«Mi tratta male (ride, ndr): a Pomeriggio Cinque, facendo un confronto fra me e Cesara, ha descritto solo quelli che, secondo lui, sono i miei difetti, dicendo che sono spigolosa, poco accogliente. Avrò pure qualche pregio! E poi non mi ritengo né spigolosa né poco accogliente. So tenere il punto, tenere la testa alta e non far passare ingiustizie, ma questa è un’altra cosa».

E per quanto riguarda il vostro amore platonico?

«Continuo a sperarci».

Parliamo di un amore meno platonico, Giuseppe Garibaldi. È da mesi che si parla di avvicinamenti e lontananze.

«Garibaldi è stato un riferimento sia dentro sia fuori dalla Casa, però le problematiche che ci sono state nella Casa si sono riproposte fuori, e sono incompatibili con le mie responsabilità».

Ma lei ama le donne, è femminista?

«Io sono “femminilista” che è un concetto diverso, trasversale. Ci sono molti uomini femminilisti, e questa visione parte dall’assunto per cui le donne non devono andare al potere perché sono più brave, ma perché sono il 50% della popolazione e devono essere rappresentate proporzionalmente, quindi più di adesso. Vado oltre le quote rosa. Nel femminismo c’è rivendicazione, nel femminilismo c’è riconoscimento».

Abbiamo donne al potere, Giorgia Meloni ed Elly Schlein.

«Sono contenta delle donne al potere, anche se i compromessi si fanno sia che ci sia una donna o che ci sia un uomo. Ma le donne hanno un attaccamento alla terra e alla natura che le porta a una visione di medio-lungo termine più affidabile, più ampia».

Cosa pensa di Maria Rosaria Boccia, la presunta amante dell’ex ministro Sangiuliano, che ha scosso la politica?

«In questa vicenda la trovo un pessimo esempio di donna, che ci porta indietro di 100 anni».


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