Il 22 settembre il conduttore debutta su Nove con due programmi. E qui si toglie qualche sassolino dalle scarpe
Amadeus è pronto a ripartire ma prima, sollecitato dai giornalisti, ha voluto togliersi alcuni “macigni” dalle scarpe. L’occasione era la presentazione dei palinsesti di Warner Bros. Discovery, che si è tenuta nell’Aula Magna dell’università Cattolica di Milano.
I toni soavi della conferenza stampa, durante la quale si è parlato del grande impatto del gruppo Warner Bros. Discovery nel panorama televisivo italiano, del nuovo palinsesto, compresi i tre programmi di Amadeus (Chissà chi è, Suzuki Music Party e La Corrida), sono cambiati quando la palla è passata ai giornalisti.
L'ADDIO ALLA RAI
È stato fatto notare ad Amadeus che nessun dirigente Rai era presente all’ultima puntata di Affari tuoi per salutarlo, lo scorso maggio. «Non posso negare che non c’era nessuno, mi è dispiaciuto anche per la squadra di lavoro. Qualcuno ci è rimasto male. La Rai ha fatto di tutto per tenermi? Economicamente sì, sul tavolo del mio avvocato c’erano due bozze di contratto uguali nelle cifre e nella durata. Economicamente la Rai mi aveva proposto le stesse cose. Ma da un punto di vista affettivo qualcosa è venuto a mancare (tradotto: non sono andato a Discovery per i soldi, ndr). Ho passato 25 anni in Rai, ho tantissimi amici anche fra i dirigenti. Con qualcuno non avvertivo un affetto particolare».
STEFANO DE MARTINO: IL SUO EREDE
Alla domanda di “Chi” sui risultati di Affari tuoi con Stefano De Martino e sul fatto che Amadeus abbia contribuito al rilancio del format, ha spiegato: «Sono felice di aver ripreso dopo anni e di aver consegnato questo prodotto alla Rai. Quando l’ho fatto, un anno fa, mi davano del pazzo, conducevo I soliti ignoti che era al 22-23%, mentre Affari tuoi era stato chiuso anni prima al 16%. L’ho cambiato, ho consegnato una macchina perfetta. Mi piacerebbe che la Rai dicesse: “Grazie ad Amadeus abbiamo una macchina perfetta e un giovane conduttore che sta facendo bene”. Spero che vada bene, ma mi sarebbe piaciuto sentire un ringraziamento».
ANCORA IN COPPIA CON FIORELLO?
Inevitabile la domanda su Fiorello. «È come fosse un fratello, non abbiamo mai parlato dell’idea di un programma insieme. Fra di noi non c’è bisogno di parlare, è accaduto anche per Sanremo. Non so se un giorno ci sarà l’opportunità di rivederci insieme. Sta prendendo un periodo di riposo sul divano, non ha bisogno di me, decide lui dove andare, è il numero uno sempre».
IL DEBUTTO SU NOVE
Adesso si volta pagina, domenica 22 settembre c’è l’“Amadeus day”: prima va in onda su Nove (e su tutti i canali di Discovery) Chissà chi è e poi Suzuki Music Party. «Parto di domenica perché è un giorno importante, è quello di Fabio Fazio che torna il 6 ottobre. Io ho due amori, i quiz - i game, che sono people show - e poi la musica. È una serata difficile perché ho chiesto a tutti i cantanti di presentare un brano inedito, cosa che accade solo a Sanremo perché in altri contesti sarebbe rischioso. È un red carpet di cantanti attuali come quelli che ho portato a Sanremo, che presentano il nuovo successo dell’autunno. È una festa della musica, qualcuno ha scritto “il piccolo Sanremo”, ma non è questo, altrimenti ci sarebbe anche una piccola gara con una piccola giuria. Invece è un grande show con 20 cantanti impegnati in 15 brani». Come insegnavano le nonne, bisogna sempre temere l’ira dei buoni.
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