I duchi di Sussex cambiano strategia e diversificano le carriere: lui riscopre gli impegni da royal, lei pensa al business
Harry e Meghan si separano. Almeno in ufficio, per ora. Il principe e la moglie stanno di fatto intraprendendo due percorsi professionali distinti: lui sta tornando a essere il volto royal dedito alle cause sociali, ai militari feriti sui campi di battaglia e alle charity dell’infanzia violata in giro per il mondo; lei donna d’affari, con un sito di lifestyle in costruzione e un possibile futuro come produttrice tv.
Se questo passaggio rappresenta l’inizio della fine del matrimonio si vedrà solo in futuro. Nel frattempo, non giova ai duchi di Sussex che un’attività in cui ancora “mettono la faccia” insieme, la fondazione Archewell, sia di nuovo nell’occhio del ciclone per l’assenza, dall’ultima dichiarazione dei redditi, di oltre 3,5 milioni di euro riconducibili ad alcune ricche donazioni ricevute.
Sta di fatto che lunedì scorso il principe Harry era a Londra, ospite d’onore alla cerimonia annuale dei WellChild Awards, l’ente a sostegno dei bambini malati di cui è il patrono e a cui ha continuato a dedicarsi anche dopo il ritiro dagli impegni ufficiali nel 2020. Il principe, che è quinto in linea di successione al trono, si è detto «onorato» di tornare nel Regno Unito per quest’occasione. L’accoglienza è stata calorosa. Meghan Markle però non c’era.
E ancora. La scorsa settimana, sempre il principe Harry in solitaria ha trascorso alcuni giorni a New York per partecipare ad alcuni eventi benefici e a uno sketch in stile Halloween al popolare The Tonight Show Starring Jimmy Fallon. Meghan non si è palesata nemmeno in quell’occasione, adducendo un’indisposizione, ed è quindi rimasta a Los Angeles con i principini.
Secondo la stampa britannica, Meghan Markle avrebbe deciso che è meglio per lei e per il principe perseguire carriere distinte. «Adempiranno comunque alcuni impegni insieme e intraprenderanno visite all’estero, ma i loro progetti di lavoro saranno separati», ha confidato una fonte confidenziale a Richard Eden, giornalista di punta del tabloid britannico Daily Mail, sempre ben informato sulla royal family.
La decisione però potrebbe essere rischiosa. È Harry di Sussex quello con il pedigree. Il solo motivo per cui i duchi di Sussex in passato hanno firmato contratti milionari con Spotify e Netflix, e fatto interviste bomba come quella con Oprah Winfrey, lo si deve al cognome Windsor e al titolo principesco di Harry. Invece, per le velleità professionali di Meghan forse il cognome Markle potrebbe non bastare. Tra l’altro, non le giovano le voci sul suo caratteraccio. Una persona molto vicina alla coppia ha confidato alla testata americana The Hollywood Reporter che la duchessa di Sussex si comporta come un “dittatore sui tacchi a spillo”. Per non parlare del suo sito di lifestyle - di cui nessuno sa più niente, malgrado la roboante presentazione - e dell’incapacità cronica di tenersi i dipendenti.
Sembrano lontani i tempi in cui Harry e Meghan lasciavano la Corte e la Gran Bretagna per puntare a diventare la nuova “power couple”, sulla falsariga di George e Amal Clooney, ma anche di Michelle e Barack Obama. Di potente, ora, pare esserci solo una prossima deflagrazione.