Il nuovo singolo della cantante racchiude un messaggio profondo e attuale
Ieri sera abbiamo fatto un giro per Milano con Laura Pausini abbiamo ascoltato in anteprima il suo nuovo singolo Ciao (che esce venerdì 27 settembre per Warner Music) e parla di un distacco.
«In questi anni sono maturata - ci racconta- se prima quando chiudevo un rapporto non conoscevo altri modi se non chiudere litigando, adesso ho capito che si può lasciar andare qualcuno bene. Il brano non è dedicato a un amore, ma a Rosaria, una ragazza che ha lavorato con me e che un po’ egoisticamente ho costretto a vivere a Roma. Vivevamo in simbiosi, adesso le nostre strade si separeranno ma non in maniera definitiva, ma so dire ‘ciao’ senza rancore!».
«Ciao è un brano molto particolare che ho avuto la fortuna di ricevere inaspettatamente questa estate, scritto tra gli altri da Sam Smith, un artista che stimo molto – racconta Laura Pausini – Mi ha colpito subito e ho desiderato dal primo momento di scrivere un testo in italiano che raccontasse qualcosa di inedito per me: la fine di un rapporto non necessariamente d’amore (un’amicizia o una collaborazione) che si interrompe in un modo pacifico, consapevole, maturo. Racconta di come sia possibile staccarsi desiderando per l’altro una vita serena, e lo si fa con il sorriso sulle labbra».
Ieri sera, martedì 24 settembre, a Milano la cantante ha organizzato uno speciale silent party a bordo di un double deck personalizzato, che ha ospitato per questo ascolto in anteprima media, influencer e centinaia di fan accorsi a salutare l’artista per le strade della città. Il nuovo singolo di Laura Pausini porta con sé anche un messaggio profondo e attuale.
«Oggi più che mai siamo circondati da storie che non trovano un lieto fine, storie di violenze psicologiche e fisiche, subite perché qualcuno non riesce ad accettare l’abbandono, o il fallimento di una relazione – continua Laura – Per questo credo sia fondamentale coltivare la cultura dell’accettazione, il rispetto della volontà di chi si ama, la consapevolezza che amare non vuol dire possedere, e saper lasciar andare non è solo un dovere ma anche un tassello importante per la propria crescita emotiva. Ogni persona ha un valore, una volontà, una voce che va ascoltata e rispettata, anche quando decide di dire addio. Lasciar andare è forza, maturità, non debolezza. Auguro a tutti di essere più consapevoli e umani nel momento del ciao».