Fedez e Tony Effe: il dissing che rende

20 Settembre 2024

La faida tra i due trapper continua con gli insulti in musica. In "Chiara" le accuse del romano, in “L’infanzia difficile di un benestante” quelle del milanese

Continuano le bordate via social tra Fedez e Tony Effe, iniziate quest’estate e proseguite giorni fa in occasione del 64 Bars di Red Bull.

Il dissing, cioè il botta e risposta di insulti via web, è ulteriormente salito di livello con l’uscita il 19 settembre del brano Chiara di Effe: nel brano il trapper romano va giù pesante contro il milanese Fedez con accuse crescenti, dal non essere stato vicino a Chiara Ferragni in difficoltà (mentre lei era stata al suo fianco quando era malato) al consumo di cocaina e di Viagra (senza cui «non ti funziona il c***o») e all’aver cercato di comprare gli streaming per i propri brani, con battute come «Tutta la scena ti odia» o «Devi pagare per sentirti più real». Risultato (a parte la controffensiva di Fedez): 2,5 milioni di viewers in due ore, e oltre 3,5 milioni a meno di 24 ore dalla pubblicazione di Chiara.

Intanto, i follower di Tony Effe sono aumentati di circa 300 mila e quelli di Fedez di circa 200 mila.

Sì, perché il dissing rende: fa crescere la visibilità dei duellanti, maggiore visibilità implica più follower e più follower portano più soldi.

Come è iniziata la faida

  • Quest’estate, alle foto di Chiara Ferragni con Tony Effe (in compagnia di altre persone), che da amico era appena diventato ex amico di Fedez, a quanto pare dopo aver rifiutato di partecipare al suo brano Sexy Shop (per il quale è arrivato Emis Killa), sono seguite quelle di Fedez nelle notti milanesi con la ex di Tony Effe Taylor Mega (anche loro non da soli).
  • Effe ha rivelato di aver offeso Fedez non partecipando al suo brano e collaborando invece con Gaia in Sesso e Samba, che ha superato in ascolti Sexy Shop di Fedez ed Emis Killa. Fedez lo ha negato, Sono volate parole come “bugiardo” e sono cominciate le accuse reciproche.
  • Fedez in concerto giorni fa cantando il brano DiCaprio, che ha scritto con il rapper Nick Savage, ha lanciato frecciate contro Tony Effe.
  • Pochi giorni fa al 64 Bars di Red Bull, evento annuale in cui rapper e trapper producono testi da 64 barre (strofe) di freestyle, Tony Effe ha cantato 64 barre di paura con battute su Fedez, Nick Savage (definito la propria “brutta copia”) e sulla influencer Roberryc, attuale compagna di Savage.
  • Savage e Fedez hanno risposto con due “diss track”, brani con battute contro Effe. Quello di Fedez è L’infanzia difficile di un benestante (tra le battute: «Quelli come te io li chiamo infami», «Insulti razziali poi sul palco con Ghali», 2,8 milioni di views in un giorno), quello di Savage è Bufu Freestyle.
  • Effe ha pubblicato Chiara.

Glossario

  • Il dissing deriva dall’inglese “disrespecting”, mancare di rispetto. Consiste nel botta e risposta di frecciate, attacchi personali, offese e insulti, generalmente (ma non necessariamente) in rima, con un ritmo rapido e più battute possibile. È la moderna forma di duello tra rapper, trapper, hiphopper. “Dissare” si declina come un qualsiasi verbo: io ho dissato, dissai, disserei, disserò...
  • Diss track è un brano creato per rispondere a un dissing (con altro dissing).
  • Freestyle è un tipo di produzione di rap e hip hop con testi creati sul momento
  • Bufu nel gergo rap-trap-hip hop sta per scemo.
  • Barre sono le strofe

I precedenti

Nella ricca storia del dissing ci sono stati casi italiani come quello tra Salmo e Luché nel 2019 e altri internazionali rimasti nella storia. Potente quello del 2018 quello tra Eminem (“dissato” più o meno da tutti i colleghi e autore di dissing che regolarmente li facevano a pezzi) e Machine Gun Kelly: dopo la “diss track” di Eminem Killshot, Machine Gun Kelly cambiò addirittura genere musicale, mollò il rap e diventò più pop. In anni recenti Kanye West ha “dissato” Taylor Swift dopo che lei aveva vinto agli Mtv Video Music Awards nel 2009 (sostenne che il video di Beyoncé fosse migliore di quello della Swift e compose un brano in cui diceva: «Io ho reso famosa quella str***»).

Ma la pietra miliare del dissing è considerata la faida dei primi anni 90 tra Tupac Shakur e Notorius B.I.G., che travolse e addirittura insanguinò la scena hip hop americana perché dagli insulti si passò a risse e sparatorie tra le bande legate all’uno o all’altro (per inciso: sono entrambi morti, assassinati a colpi di pistola, Tupac nel settembre 1996 e Notorius nel marzo 1997).

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