Il prestigioso ateneo americano ospiterà, a partire dal prossimo semestre, il primo corso interamente dedicato all’artista texana
Cari studenti di Yale, preparate carta, penna e auricolari, perché dal prossimo semestre vi toccherà prendere appunti e soprattutto riascoltare con attenzione tutti i brani di Beyoncé.
Proprio così, una delle università americane più prestigiose al mondo, pilastro della Ivy League, ospiterà il corso sulla pop star texana, dal titolo: Beyoncé fa la storia: storia, cultura, teoria e politica della tradizione nera radicale attraverso la musica.
A tenere le lezioni sulla 32 volte premio Grammy sarà la professoressa di studi afro-americani e musica Daphne Brooks, già docente di un corso sul ruolo delle donne nere nella cultura della musica popolare a Princeton.
Ma quello di Yale sarà il primo, a livello universitario, a essere dedicato interamente a Queen Bey, all’anagrafe Beyoncé Giselle Knowles-Carter.
«Non c’è nessuno come lei - spiega Brooks - le innovazioni che ha portato, il modo in cui ha unito storia e politica con la cultura black nelle sue performance e l’utilizzo della sua voce come espressione di un impegno politico, è unico nel suo genere».
Tanto è bastato per convincere Yale a ideare un corso ad hoc, in arrivo la prossima primavera.
Beyoncé: la musica come manifesto
Beyoncé ha dimostrato di meritarsi questo spazio proprio grazie alla sua musica, attraverso la quale ha rilanciato la memoria storica e la politica femminista afroamericana. Come con la sua ultima impresa, il disco Cowboy Carter, con il quale la cantante rivendica il ruolo delle persone di colore nella definizione del country, il genere musicale dell’America bianca e conservatrice per antonomasia.
In sella a un cavallo bianco, bandiera americana alla mano, ha sconfitto ogni pregiudizio, conquistando diverse candidature ai prossimi Grammy.
Beyoncé: l’impegno in politica
La popstar, inoltre, è scesa in prima linea durante le ultime elezioni americane, al fianco di Kamala Harrys. È suo, infatti, il brano Freedom, che ha accompagnato la corsa alla Casa Bianca della candidata democratica, prestandole i diritti. Una corsa che si è conclusa salendo sul palco di un comizio della vicepresidente a Houston, la sua città d’origine.
Le altre pop star in cattedra
La Queen, però, non è la prima star a essere oggetto di studi universitari. Ricordiamo il cantautore Bob Dylan, la cui poesia è diventata materia di studio all’Università di Cambridge, o Lady Gaga, con il corso Lady Gaga e la sociologia della fama presso la University of South Carolina. Ma anche Taylor Swift, il cui fenomeno è monitorato da Harvard, New York University e University of Florida.