Un articolo al vetriolo di "Hollywood Reporter" accusa la duchessa di essere un “dittatore sui tacchi a spillo”
Meghan Markle non è nuova all’accusa di avere una certa propensione al bullismo, ma finora le critiche erano emerse solo in Inghilterra, dove, nel 2018, il personale di Buckingham Palace aveva denunciato le sue (presunte) angherie, negate con tutte le forze dall’ex attrice. Ora si scopre, però, che anche negli Stati Uniti la sua fama è pessima. “Duchess Difficult”, la duchessa difficile, è infatti il nomignolo con cui Meghan Markle viene soprannominata dallo staff che lavora con lei a Los Angeles. Lo ha scritto senza tanti giri di parole The Hollywood Reporter, l’informatissima rivista della Mecca del cinema; non quindi un odiato (dai Sussex) tabloid britannico, ma un settimanale che si occupa seriamente di cinema e tv. Il giornale si è chiesto come mai, a partire dalle nozze dei Sussex, una ventina di collaboratori hanno abbandonato, alcuni nel giro di poche settimane, le loro posizioni all’interno dello staff dei duchi di Sussex. Ne è scaturito un articolo al vetriolo, che può seriamente danneggiare l’immagine della duchessa a Hollywood, dove l’ex attrice vuole emergere come businesswoman.
«Tutti sono terrorizzati da Meghan», ha dichiarato al giornale una persona dello staff. «Sminuisce le persone, non accetta consigli. Sono entrambi (i duchi, ndr) pessimi nel prendere decisioni, cambiano idea in continuazione. Il principe Harry è una persona molto, molto piacevole, senza arie, ma è molto accomodante con lei. E lei è semplicemente terribile». E ancora: «È assolutamente implacabile», sostiene un’altra fonte alla rivista. «Va in giro come un dittatore sui tacchi alti, furiosa e abbaiando ordini. L’ho vista far piangere anche uomini».
Nel 2018, il trattamento riservato dalla Markle a due dipendenti della Corte spinse Buckingham Palace ad aprire un’indagine per “bullismo”. I risultati dell’inchiesta non sono mai stati resi noti, ma la duchessa ha sempre definito quegli attacchi una “campagna diffamatoria calcolata”. Le accuse emerse a Palazzo nel 2018 vengono però adesso reiterate anche dallo staff made in Usa, che parla di urla, capricci ed email piene di rabbia mandate alle 5 del mattino dalla duchessa al personale.