È morta Lea Pericoli, addio alla signora del tennis

4 Ottobre 2024

A 89 anni è scomparsa la leggenda del tennis italiano femminile

Addio Lea Pericoli! Se ne va a 89 anni la leggenda del tennis femminile italiano, la signora della racchetta che era stata una delle protagoniste di questo sport tra gli Anni 50 e l'inizio degli Anni 70. Era stata poi la prima ad aver raccontato il tennis su giornali e in tv dopo averlo giocato ai massimi livelli. Era nata a Milano nel 1935, ma aveva trascorso l'infanzia ad Addis Abeba dove il padre Filippo Pericoli imprenditore, si era trasferito con la famiglia, dopo la guerra di Etiopia. Come il suo amico Nicola Pietrangeli (anch'esso grande campione del passato), durante la Seconda guerra mondiale da bambina era scampata a due bombardamenti aerei. Studiò in seguito in un collegio di suore a Nairobi in Kenya, allora colonia inglese e a 17 anni rientrò in Italia dove poi cominciò l'attività sportiva.

Le vittorie

Che tipo di giocatrice era? In campo era molto combattiva e sapeva difendersi bene anche grazie a pallonetti molto ben eseguiti. L'insieme delle doti atletiche e tecniche facevano di lei una tennista completa e in carriera conquistò 27 titoli nazionali e raggiunse gli ottavi di finale al Roland Garros (nel 1955, 1960, 1964 e 1971) e a Wimbledon (1965, 1967 e 1970).  Ma parlare di Lea solo in termini di numeri e di vittorie sarebbe riduttivo.

Lo stile

Oltre a essere una giocatrice straordinaria, per la sua eleganza, sia in campo che fuori, era stata soprannominata "la Divina" dal giornalista e scrittore Gianni Clerici, tra i maggiori esperi di tennis. In campo stupiva il pubblico con la sua tecnica, ma anche con i suoi look audaci per l'epoca. I suoi eleganti completi di pizzo rivoluzionarono il mondo del tennis femminile e Lea portò un nuovo concetto di moda sportiva sui campi più prestigiosi di mondo come quelli di Wimbledon e quelli del Roland Garros.

Tra giornali e tv

Dopo il suo ritiro, nel 1974, fu scelta da Indro Montanelli per scrivere di tennis su Il Giornale e la sua rubrica fu subito molto apprezzata. Alla passione per carta stampata Lea univa anche quella per la tv infatti condusse Paroliamo su Telemontecarlo e uno dei programmi di maggior successo della Rai, Caccia al tesoro con Jocelyn. In quegli anni fu chiamata anche per commentare il tennis in tv su Telemontecarlo ed è stata la voce più popolare tra gli appassionati della racchetta. Che cosa rendeva speciale il commento di Lea Pericoli? Il fatto che lei stessa aveva vissuto le emozioni delle giocatrici e dei giocatori che scendevano in campo a Wimbledon o al Roland Garros. Lea sapeva descrivere l'atmosfera che si respirava negli spogliatoi dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club ed era in grado di descrivere gli stati d'animo dei tennisti a seconda delle varie situazioni in campo con assoluta precisione e competenza.

Al commento tecnico da maestra, che era utile a chiunque si approcciasse al tennis, univa anche la conoscenza di quel mondo dorato che orbitava attorno al tennis degli Anni 80. Se era presente un vip in tribuna la Pericoli lo riconosceva subito e aggiungeva anche delle notizie fresche a riguardo, sia che si trattasse di un attore, sia che si trattasse di una testa coronata. Nei primi Anni 80 furono memorabili le sue telecronache delle partite di John McEnroe a Wimbledon ai tempi di Diana Spencer, che commentava talvolta in coppia con Nicola Pietrangeli. «Con lei ho girato il mondo», aveva confessato di recente Pietrangeli sulle pagine di "Chi". «Siamo stati persino sulle Ande, ma tra noi mai nemmeno un bacio». E ci piace pensare che, da lassù, Lea guardi ancora il tennis e senta l'affetto di tutti coloro che l'anno amata.

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