Decisivi nella decisione dei messaggi e una borsa griffata che il dj ha regalato a Sophie Codegoni
A meno di 48 ore dall'arresto Alessandro Basciano è stato rilasciato. Cade il grave quadro accusatorio che lo aveva portato in cella per atti persecutori nei confronti della ex compagna Sophie Codegoni. Il dj esce da San Vittore libero. Per il giudice, i messaggi sul telefono depositati dall’indagato renderebbero «poco credibile che la Codegoni vivesse in costante stato di ansia e di paura». Il gip, però, ha chiesto ai pm di «riscontrare la versione difensiva».
Durante l’interrogatorio di garanzia Basciano, assistito dall’avvocato Leonardo D’Erasmo, compare di fronte al giudice Anna Magelli che aveva firmato l’ordine d’arresto per stalking che alle 18 di giovedì lo aveva mandato in carcere. L’accusa del pm Antonio Pansa e dell’aggiunto Letizia Mannella sostiene che dal luglio del 2023 il 35enne avrebbe sottoposto ad atti persecutori e violenze verbali e fisiche Sophie Codegoni, madre della loro bambina Celine di un anno e mezzo, che lo ha accusato di averla costretta in uno stato di ansia e paura costanti a causa della sua possessività ossessiva. La difesa ha portato gli screenshot dei messaggi sul cellulare di Basciano dei giorni precedenti dai quali, scrive il gip, «appare poco credibile che la Codegoni vivesse in costante stato di ansia» perché emergerebbe tra i due «un rapporto sereno e certamente non connotato da quella paura» che la giovane descriverà nella querela che deposita qualche ora dopo ai Carabinieri. Tre giorni prima, annota il giudice, dopo aver accettato in regalo una borsa molto costosa ed una lettera dall’ex compagno, Sophie faceva riferimento a «colpe e responsabilità reciproche».
Per l’avvocato D’Erasmo il dj «ha fornito le prove della sua innocenza». Come i documenti che dicono che tra febbraio e marzo scorsi Sophie ha ritirato la prima querela (quella su cui si basa la maggior parte delle accuse a Basciano), e nei quali lei sosterrebbe si era rimessa insieme a lui e che i due vivevano «in armonia il loro rapporto genitoriale, oltre che di coppia». Senza però informare di questo gli inquirenti. Per il giudice è evidente che Basciano ha tenuto condotte «connotate da scompostezza verbale da espressioni irriguardose», ma ora non c’è più motivo di sottoporlo a misure cautelari, neppure al divieto di avvicinarsi alla donna che aveva chiesto la Procura. «Giustizia è fatta, dirò tutta la verità su tutto quello che ho passato. Io l’ho sempre protetta in quanto mamma della mia bambina», dice il dj lasciando il carcere.