La tendenza, lanciata da Charli XCX con un album-manifesto che invita le ragazze a essere libere e audaci, ha poi colorato di verde lime la moda e perfino la politica
È la parola più usata del momento, il trend più virale sui social: “brat”. Ma esattamente che cosa significa questo termine? Lanciato dall’ultimo album omonimo della cantautrice britannica Charli XCX, tradotto letteralmente dall’inglese significa monello, ma dalla musica alla moda è diventato un vero e proprio movimento tra i Millennials, per poi arrivare persino in politica e parlare anche ai più grandi. Al punto da spingere Kamala Harris a scegliere il verde lime neon o “verde brat” per il suo account X, Kamala HQ (ovvero Kamala Headquarter), per la campagna elettorale americana . Inoltre, la candidata alle presidenziali ha recentemente ricordato che proprio grazie ai giovani elettori nel 2020 è diventata la prima vicepresidente donna nella storia degli Stati Uniti. «Abbiamo bisogno del vostro sostegno», ha ribadito la Harris in corsa per la Casa Bianca. «In queste elezioni sappiamo che i giovani elettori saranno fondamentali».
Ha poi scelto Freedom, il brano di Beyoncé, come colonna sonora della campagna, ottenendo non solo il consenso, ma anche l’appoggio di “Queen Bee”, e consolidando il legame tra star e politica come spesso accade in America. E in tante, Charli compresa, hanno eletto la Harris “brat queen”. ll motivo? Kamala è “brat” perché non ha paura di dire quello che pensa, è una donna forte che non si spaventa degli uomini, anzi li sfida, come quando nel primo comizio dall’uscita di scena di Joe Biden ha affermato senza alcun timore: «Sono una ex magistrata, credetemi quando vi dico che conosco quelli come Donald Trump». In inglese “brat” si usa per rivolgersi ai bambini quando non si comportano bene. Come già detto, significa “monello” o “piccola peste”, ma la connotazione che ha dato la popstar alla parola è priva dell’accezione negativa. Al contrario, brat è diventato sinonimo di ragazza forte e audace che non ha timore di dire la sua e non si nasconde. A dare una sua definizione è stata proprio Charlie XCX: «Me, i miei difetti, i miei errori, il mio ego. Può avere a che fare col lusso, ma può anche essere più trash. Tipo un pacchetto di sigarette e un accendino Bic tenuti in mano, un top bianco con spalline indossato senza reggiseno». La cantante è riuscita a creare un vero e proprio manifesto, in netta contrapposizione alla tendenza “Barbiecore” che l’anno scorso vedeva protagonista il rosa shocking, sulla scia del successo del film con Margot Robbie. Le ragazze non sono solo delicate e romantiche, possono vestire di nero e andare in discoteca fino all’alba, canta Charli.
La “brat” fa quello che vuole, come vuole e quando vuole. E questa “attitude” si è estesa anche al campo della moda. Dalle passerelle, su cui sfilano top, stivali, minigonne e shorts sempre più corti, alle tendenze beauty con make-up smokey eye e mascara colato. Le “brat girl” in sostanza sono ragazze e donne libere, che sanno divertirsi ma anche essere introspettive. Forse lo siamo state tutte almeno una volta. Quando abbiamo finalmente preso una decisione rimandata da troppo tempo. Quando abbiamo alzato la voce, quando non ci siamo fatte sopraffare dalle ingiustizie, quando ci siamo battute per un diritto, quando abbiamo rifiutato degli stereotipi, quando siamo state ribelli. E in fondo non è un movimento così nuovo, visto che è esattamente l’insegnamento di Sofocle nella sua Antigone: «Prendi tua figlia e insegnale lo splendore della disobbedienza. È rischioso, ma è più rischioso non farlo».