Taglio e non sbaglio

Reese Whiterspoon
4 Settembre 2024

Mai sentito parlare di “face design”? È l’arte di creare armonia tra volto e capelli. Leggi qui i consigli dell’hairstylist

Al giorno d’oggi, in cui tutto è studiato nei minimi dettagli e nulla è lasciato al caso, l’armocromia, le linee e i colori sono imprescindibili anche quando si va dal parrucchiere. Da un po’ di tempo si sente parlare di “face design”: ecco che cosa ci ha raccontato a questo proposito Salvo Filetti, hairstylist e fondatore del brand Compagnia della Bellezza, un franchising internazionale di saloni di bellezza.

Salvo Filetti, hairstylist e fondatore del brand Compagnia della Bellezza

Lei tiene corsi di “face design”, di cosa si tratta esattamente?
«È l’arte di saper fare incontrare forme e volumi dei capelli con le forme e i volumi dei visi per creare bellezza e armonia. Il primo passo è individuare la forma del viso della cliente. Vede, i volti si suddividono in tre macro lotti, oltre alla forma ovale, idealmente “regolare”: ci sono quelli allungati (per esempio i rettangolari), quelli allargati (per esempio i quadrati e i tondi) e poi quelli spigolosi (i triangoli affilati con punta in basso o i diamantini, tipo Madonna)».

Detto così sembra semplice, ma come si fa a capire che tipo di forma ha il nostro volto?
«Infatti non sempre è immediato. Il mio suggerimento è di raccogliere i capelli e disegnare tre punti specifici sul volto: sullo zigomo, sulla mandibola e sulla tempia. In base a come si distanziano l’uno dall’altro, capiamo se apparteniamo a una categoria o all’altra».

Esiste una forma perfetta?
«Sfatiamo il mito del volto perfetto. Il viso ovale è regolare, ma a volte meno caratterizzato. Queste sono proporzioni, la bellezza sta nella peculiarità di ciascuno. Anzi, i volti meno regolari spesso hanno un’impronta più definita e non hanno bisogno di ulteriori caratterizzazioni con i tagli, cosa che invece spesso accade per i visi regolari».

LOOK PER LE FORME ALLUNGATE

Dunque che taglio dovremmo scegliere se abbiamo un viso allungato?
«Un esempio famoso di viso allungato è quello dell'attrice Sarah Jessica Parker. In questi caso bisogna effettuare una compensazione per creare una maggiore orizzontalità, riempiendo il volto che di solito è scavato. Il medio lungo è perfetto: il taglio non deve essere troppo scalato e nemmeno troppo lungo, io lo consiglio pieno, meglio ancora se mosso. Evitiamo la riga al centro. Ideali sono i bob lunghezza spalle».

L'attrice Sarah Jessica Parker è un classico esempio di viso allungato.

LOOK PER LE FORME ALLARGATE

Nel caso del viso allargato, invece come dovrebbe essere il taglio?
«Qui siamo all’opposto, pensiamo per esempio a Kirsten Dunst. La compensazione che dobbiamo fare è verticalizzare il viso: dobbiamo sfilare. Un cortissimo svirgolettato (i laterali devono stringere otticamente): deve essere leggero e sfilettato così in basso i capelli non si allargano, la scalatura deve essere dominante così il volume non si allarga».

L'attrice Kirsten Dunst, un esempio di viso allargato.

LOOK PER LE FORME SPIGOLOSE

E invece se abbiamo un viso spigoloso?
«Bisogna incorniciarlo addolcendo i tratti, magari con un ciuffo svirgolettato. No alle righe troppo di lato, meglio se centrali o appena laterali. La lunghezza ideale è quella che accompagna il mento con forme
morbide. Nella riga centrale serve un tocco di volume in più. Un volto noto che mi viene in mente in questa categoria è Reese Whiterspoon».

L'attrice Reese Whiterspoon: il suo viso appartiene alla categoria delle forme spigolose.

Riassumendo, possiamo dire che il segreto sta nel riempire dove è vuoto e svuotare dove è pieno?
«Esattamente così, un lavoro di precisione».

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